domenica 26 dicembre 2010

Non sono Stato io - introduzione

Avvertenza: questo post è il primo di una piccola serie che pone come obiettivi il chiarimento di informazioni assunte da tutti come scontate, il disvelamento di notizie storiche fin ora censurate dal sistema, il conseguente abbattimento dei pregiudizi esistenti circa l'anarchia e il suo ideale. Ogni post di questa serie sarà etichettata '(A)sterisco' per una facile reperibilità.
Partiamo da un dato di fatto inconfutabile: dell'anarchia si sa ben poco, e quel poco di cui si ha comunemente notizia è falso. Non è colpa degli anarchici, ma del sistema statale che detiene anche il potere mediatico e che, soprattutto in merito all'anarchia, ha sempre disinformato i cittadini. Lo Stato bada solo alle proprie convenienze. E le convenienze di uno Stato sono soprattutto quelle relative alla sua stessa sopravvivenza.
L'anarchia è da sempre un nemico dello Stato (e viceversa), perché ne svela tutti i tranelli e le malvagità spacciate per 'diritti del cittadino'. Ora sta a voi, cari lettori: se volete scoprire per quali motivi lo Stato ci sta ingannando, seguite questa serie di articoli (faremo in modo di non annoiarvi, saremo concisi finché questo sarà possibile). Se invece non avete alcuna intenzione di guardare un po' più in là, se pensate che ciò che avete acquisito dalle fonti tradizionali sia corretto, incorruttibile e insindacabile, se non avete alcuna voglia di abbandonare le vostre convinzioni anche per un attimo... allora lasciate perdere, cambiate pagina, non sprecate altro tempo, non proseguite questa lettura.
Questo è un post itroduttivo, propedeutico, perciò non daremo adesso informazioni circoscritte a un preciso tema, ma cercheremo di tessere una tela di confidenza con voi, come un volervi dire 'benvenuti, accomodatevi'.
In questa serie di post analizzeremo gli elementi principali del sistema-Stato e li smonteremo pezzo per pezzo, sino a svelarne l'ossatura, la vera essenza. Saprete resistere a questa turpe visione? Badate bene, potrebbe scioccarvi a vita. Così spiegheremo anche i motivi per cui certe parole, come ad esempio repubblica o democrazia, sono soltanto miraggi (queste sì davvero utopie), gabbie dorate, parole svuotate del loro significato, eppur così coerenti con il sistema politico attuale. Cosa vuol dire coerenti col sistema politico attuale? Vuol dire, ad esempio, che chi parla oggi di democrazia, riempiendosi la bocca di questa parola, invocandola, evocandola, rivendicandola, imponendola persino, ha ben ragione di farlo! Bisogna solo mettersi d'accordo su cosa voglia dire democrazia. Siete davvero convinti che sia la migliore forma di organizzazione politica per un libero cittadino? Siete sicuri di non vivere invece in una dittatura mascherata? Lo scoprirete. E forse da quel momento, prima di inneggiare felici e gagliardi alla democrazia, ci penserete due volte, anche tre.
Ma a nostro avviso il problema è anche un altro. Affinché il discorso proposto in questi articoli venga recepito in maniera corretta e serena, è essenziale che voi lettori siate disponibili ad accogliere il nuovo punto di vista, ripetiamo, anche solo per il tempo necessario. E' come se noi aprissimo un buco nel muro, o come se vi mostrassimo un'altra finestra (vedi foto), spetta a voi guardarci attraverso e scoprire cosa c'è davvero al di là. Ma per farlo dovete per un attimo liberarvi dei pregiudizi.
Attenzione, noi vi toglieremo il pavimento da sotto i piedi (ma non cadrete mai), vi sentirete instabili, penserete di aver bisogno di sostegni, ma sono proprio quei sostegni che invece dovete imparare ad abbandonare, perché noi vi faremo scoprire che sono sostegni falsi, effimeri, inutili, anzi dannosi. Ci vuole un piccolo sforzo, un attimo di coraggio, poi... si vola!
Se vi sentite pronti per questa esperienza, noi vi aspetteremo qui sempre cordiali. Ah, dimenticavamo, gli articoli di questa serie saranno tutti accompagnati dall' immagine a corredo di questo post. A presto.

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